Cartesio

Cartesio nasce nel  1596. Le date non vanno imparate a memoria ma servono per l’orientamento del pensiero e della ricerca. Sono gli anelli che si congiungono e che ci fanno comprendere come viene a costruirsi il puzzle della Storia.

Questo filosofo teorizza il metodo Cartesiano che prende appunto il suo nome, ossia teorizza il metodo scientifico che ancora oggi viene utilizzato in campo teoretico.

Quello che fece Galilei e Bacone per la scienza pratica farà Cartesio per la scienza astratta/logica/teoretica.

I  passaggi del metodo sono i seguenti: il vero vale per se stesso, l’universale vale per tutti, l’assoluto  vale per tutto,  e il  metafisico  è puro logos teoretico, cioè puro ragionamento.  La domanda che si pone il filosofo è la seguente: ciò che vedo o credo di vedere è vero o mi sto ingannando?  Ossia di tutto occorre dubitare tranne del fatto che si dubita e solo dubitando creo la premessa necessaria alla corretta conoscenza.

La conclusione di questi passaggi porta al detto Cogito ergo sum, ossia Dubito/penso dunque sono.  Tutto il resto sono possibili errori da evitarsi con l’applicazione rigorosa del metodo.

Le regole del metodo, infine, sono  quattro:  1Accogli come vero solo ciò che è evidente 2Analizza e descrivi ciò che stai osservando in maniera scomponibile 3Fai la sintesi di quello che hai scomposto riportandolo ad un tutto unitario  4Enumera tutti i passaggi, controlla di avere bene proceduto, e solo dopo questo controllo, procedi…

Cartesio ricorre alla distinzione tra la rex cogitans e la rex extensa. Poi dice che si collegano grazie alla ghiandola  pineale. Attribuisce alla rex cogitans il ruolo di esaminatore della verità, ossia di quello per cui di certo non mi inganno    perchè lo sottopongo al vaglio della verifica metodologica.

La rexcogitans  corrisponde all’anima, al pensiero, alla ragione. La rexestensa è materia, determinatezza, corpo. L’uomo è l’unione di questi 2 opposti. La parte materiale riceve degli impulsi che sta al pensiero di governare. Le passioni non sono nè buone nè cattive, ma vanno controllate altrimenti possono travolgere.

L’animale a differenza dell’uomo non possiede questa facoltà della coscienza.

Il successo di Cartesio sarà universale  ed il suo metodo ha segnato la svolta dall’era antica a quella moderna in campo teoretico.